lunedì 31 agosto 2009

Upon.You Record Night @ Privat Party #1

La prima volta non si scorda mai; a Berlino dico! Specie se la vostre mete turistiche sono posti come il Watergate. Non potrò dimenticare come nonostante la voglia di stare sotto i led dalle tinte rosa e blue della mainroom, abbia invece trascorso la serata al piano sottostante, ipnotizzato dal dj set di tale Marcus Meinhardt. Ore di una classe rara, che mi spinserò a parlare con lui della sua label Upon.You (fondata con l'altro ospite di stasera, Marco Resaman), e auspicare un giorno di rivederci a Milano. Il momento è arrivato e se questo sarà il livello, sarà una stagione indimenticabile; per Milano dico!

martedì 7 aprile 2009

ELITA DESIGN FESTIVAL 2009


Che l’intento della rassegna sia legare il proprio nome all’avvenimento più prestigioso dell’anno, il Salone internazionale del mobile, è cosa giusta; puntare solo su ciò che ne consegue, ovvero non tanto sul pubblico colto e dinamico, ma sui numerosi sponsor e i loro budget, no. Una logica del tornaconto che non permette a Milano di essere all’altezza creativa delle vere capitali europee. Quando il cartellone propone ai Crookers di essere gli headliner, agli Angels of love di puntare su Dubfire dei Deep Dish, a Ralf e Massimino di parlare della storia dell’house italiana e ai Krisma di esibirsi in concerto, mi tocca pensare che il Chiambretti night sia davvero il locale più cool in città.. Tim Baker (con Romy e Michelle..) all’Atomic, Andrew Weatherhall (con Allo e la sua valigetta..) al Magnolia, Guy Gerber e il solito Nathan Fake in Mecenate, sono sfumature di un intento che guarda al passato, proprio come proporre in calendario dj set di Shitdisco e di “quello dei Baustelle”. Della balearic di Aereoplane, dell’italo disco di Casco, di Jmajic e di Horse Meat Disco, penso che siano spiragli di luce, ma troppo fiochi per la nebbia che avvolge persino in aprile, la pianura padana. E Zero2, non pubblicando questo pezzo per intero, si è dimostrato sullo stesso identico livello..

sabato 4 aprile 2009

MATIAS AGUAYO @ DISCOSAFARI


Che codesto sia fra gl’artisti più freschi che c’è in giro si è evinto persino dalla parata Kompakt del mese scorso, che ha visto il duo SuperMayer spaccare tutto con brani come “Walter Neff” e “Minimal”, inno al ritorno (già in atto) a una musica “mas nocturna, mas profunda, mas sensual.. basta ya de minimal!” (come il cileno ama cantare mic alla mano durante il suo dj set). A ribadire ciò che sostengo vi è il fatto che la Warp gli abbia affidato il remix del miracolato Dj Muyava e la Soul jazz records abbia creduto nel suo ultimo “the 99 seconds e.p.”. Capitanato dal puro talento di Mazzetti, questo party sta iniziando a smuovere Milano dalle palle per proporre una programmazione di questo tipo. Per questo vi benedico.

mercoledì 21 gennaio 2009

TIESTO @ AMNESIA


Tijs Michiel Verwest, per tutti Tiësto, è considerato il dj numero uno al mondo.Il che non significa il più bravo, ma semplicemente il più popolare, nonostante dalle nostre parti rimanga pressoché sconosciuto ai più.Questo è certo dovuto alla alterne fortune della musica trance in Italia, genere di cui Tiësto è divenuto il portabandiera dopo aver accompagnato con un suo dj set la parata degli atleti durante la cerimonia di apertura delle olimpiadi di Atene nel 2004.D’innanzi ai settantamila presenti e a quei due o tre miliardi di persone collegate, in quella notte di agosto la professione del disc jockey, che sino al giorno precedente godeva di una bassa considerazione, si consacrò definitivamente, permettendo così all’olandese di entrare nell’olimpo dei grandi.Paiono parole auliche le mie, ma in realtà è la sua musica che le contagia.Violini che accompagnano giri di sintetizzatori (più che scontati a dir la verità), sopra melodie audaci e fragranti.Ripartenze impulsive, pause lunghissime, il popolo adorante.Mi auguro che sia una notte di gladiatori e odalische, anche se mi permetto di considerare che tutto questo, in fondo, non fa t(i)esto. Ah ah...

mercoledì 31 dicembre 2008

PRIVAT 2ND B_DAY @ HANGAR BICOCCA


Ogni torta di compleanno che si rispetti ha qualche ingrediente segreto.Lo sanno bene Mathias Kaden, Daniel Stefanik e Pantha du Prince, che suoneranno stasera con le mani ancora sporche di farina.Kaden, grand chef della Vakant Record, ha uno stile tutto suo: predilige impastare elementi minimal come scorze di limone a percussioni che lasciano quel retrogusto tipico del peperoncino, emanando il fragore corposo di stampo tedesco.Daniel Stefanik: Cacao Meravigliao! L'ultimo lavoro “The Madcap Laughs EP” (uscito a novembre su Freude Am Tanzen) esprime al meglio il suo suono vizioso, che farcito in maniera impercettibile da sonorità free jazz appare denso come una cioccolata.E la ciliegina sulla torta? Naaa...non siamo i tipi.Pantha du Prince è piuttosto lo zucchero a velo che guarnisce il tutto: ne capirete il perché mordendo il suo live.Con “The Bliss”, album del vago e indefinito, Hendrik Weber sovrappone a melodie apparentemente sterili arpeggi che lasciano al palato una sensazione molto soddisfacente.Musica da leccarsi le dita e da mettersi in bocca a vicenda, come caramelle e liquirizie da voglie premaman.Ora però non vi resta che esprimere un desiderio...

martedì 23 dicembre 2008

EROL ALKAN @ BRANCALEONE


Per chi, come me, trascorre gran parte del proprio tempo nei negozi di dischi, o a casa masterizzando ogni genere di musica e attaccando flyer delle serate alle pareti, è normale avere dei modelli cui ispirarsi.I miei sono i Chemical Brothers per il modo trasversale di intendere la musica ed Erol Alkan per il modo di suonarla.E se è vero che le mode passano, i più grandi dj no.Perché quello che li rende immortali è il sapersi re-inventare, grazie a quell’umiltà che allontana qualsiasi ombra di auto-celebrazione.È proprio questo il caso di Erol, colui che per primo ha organizzato feste in equilibrio fra brit rock ed elettronica, e oggi rimane il baricentro della scena dance londinese.Oltre a numerosi re-edit (Klaxons, Hot Chip), in dieci anni ha prodotto anche Cut Copy e Mystery Jets.Se i molti che soffrono di quella sindrome esibizionistica chiamata “nu-rave” non conoscono il capo della banda, significa che stasera riconsidereranno i propri idoli di argilla.Solo coi suoi giradischi e non con il progetto “Beyond the Wizard Sleeve”, il numero uno al mondo torna in città.È ora di indossare il vostro miglior abito e non quella stupida t-shirt.

LAURENT GARNIER @ MAGAZZINI GENERALI


È suonando un brano di “the Cloud making machine” in lussuoso ristorante, che capii che alla domanda “-Ma che cazzo di musica stai mettendo?” postami dall’arricchito proprietario puttaniere cinquantenne, non vi era che una sola risposta plausibile: sorridere in maniera sorniona e lasciare sul tavolo la cospicua somma che mi spettava. Lo feci convinto (e tutt’ora lo sono) che per arrivare al livello di monsieur Garnier, ovvero avere una lista infinita di produzioni riconosciute in ogni genere in ormai vent’anni (ininterrotti) di carriera, ci vuole qualcosa in più di un gran talento naturale: bisogna possedere un’etica. La stessa che gli permetterà stasera di onorare l’anniversario di Small, ovvero la one night organizzata da chi “buca” i migliori artisti elettronici in Italia. E non stupitevi se fregandosene del bum bum che vuole la gente partirà dai beats hip hop più suburbani riuscendo con classe assoluta ad arrivare ai ritmi techno più serrati. Perché chi come lui colleziona musica, dimostra di meritare fino all’ultimo centesimo di tutti i soldi che guadagna..